Hai mai pensato all’importanza dell’acqua che usi per cucinare? Migliora le caratteristiche organolettiche della tua acqua di rete: elimina sapori e odori sgradevoli, nonché tutte quelle sostanze indesiderate come il cloro, i suoi derivati, i trialometani, l’atrazina, i pesticidi, i fertilizzanti e gli erbicidi.
Qual è la situazione dell’acqua oggi? Grazie alle moderne attrezzature disponibili, possiamo affermare con totale certezza che tutte le acque presenti in natura contengono una varietà di microorganismi, tra cui batteri, alghe e funghi. Spesso, a causa degli scarichi civili o industriali, si verificano forme di inquinamento. Nel suo ciclo naturale, l’acqua assorbe smog, polveri tossiche, fertilizzanti e pesticidi presenti nell’atmosfera e nel terreno. L’acqua destinata al consumo umano e domestico deve essere disinfettata e resa potabile. La potabilizzazione o la disinfezione dell’acqua avviene attraverso trattamenti che spesso includono l’uso di cloro. Una volta “disinfettata”, l’acqua è considerata potabile e priva di sostanze nocive, anche se agenti patogeni come virus o batteri uccisi dal cloro possono ancora essere presenti. Questa situazione ci fa riflettere sulla preziosità dell’acqua a nostra disposizione, considerando che è sempre più scarsa e inquinata. Pertanto, il D.Lgs. 31/2001, in linea con la Direttiva Europea 98/83/CE, stabilisce i criteri e i parametri che l’acqua potabile deve rispettare nel nostro territorio.
Il cloro è un composto chimico comunemente utilizzato per disinfettare l’acqua, in maggiori concentrazioni per piscine e impianti idrici (soprattutto quelli molto frequentati), e in concentrazioni minori per l’acqua potabile. È fondamentale per ridurre la presenza di batteri che si accumulano nelle tubature a causa di processi di pompaggio, rilascio di sostanze per usura e ossidazione, nonché ristagni d’acqua. Tuttavia, a causa della sua acidità, il cloro può risultare sgradevole al gusto e all’olfatto. In concentrazioni elevate, può causare fastidiose reazioni a contatto con la pelle e gli occhi. La disinfezione dell’acqua, soprattutto per il consumo domestico, è essenziale. Tuttavia, ricerche recenti (condotte dal Consiglio Statunitense per la Qualità Ambientale, dal Fondo Americano per la Difesa Ambientale, dal Wisconsin Medical College, dall’Istituto Nazionale della Salute e delle Scienze e dall’Università Shizuoka) suggeriscono che il cloro possa essere responsabile di varie problematiche legate alla salute umana, alcune delle quali di grave entità. Sembra che le sostanze organiche naturali, come foglie, ramoscelli, sedimenti e inquinanti, reagiscano con il cloro nell’acqua potabile, formando composti cancerogeni noti come MX (mutageno sconosciuto). L’assunzione prolungata di questi composti può danneggiare la tiroide e addirittura causare tumori. Alimenti comuni come frutta e verdura possono anch’essi formare composti cancerogeni pericolosi quando entrano in contatto con acqua trattata con cloro, ad esempio durante il lavaggio o la cottura. Senza considerare il consumo diretto bevendo l’acqua. Il problema non è tanto il cloro in sé, ma i sottoprodotti che si formano quando il cloro reagisce con altre sostanze e contaminanti presenti nell’acqua, che inevitabilmente si trovano soprattutto nelle reti idriche pubbliche. Ecco perché, nonostante i numerosi vantaggi economici e ambientali dell’acqua di rubinetto, diventa necessario installare sistemi domestici di purificazione o depurazione dell’acqua in casa, in ufficio, nei ristoranti, ecc. L’installazione di sistemi di microfiltrazione o osmosi inversa contribuisce a ulteriori miglioramenti dell’acqua potabile, rendendola più pulita, sicura e salubre. Non sottovalutare l’importanza dell’acqua che usi per cucinare.